1- Il dono della SAPIENZA

Definizione del vocabolario: SAPIENZA deriva dal latino “SAPIO”  che significa aver sapore, essere saggio. 
Detto di persona, 
che ha molte e profonde cognizioni,  acquisite non soltanto con lo studio, ma anche attraverso l’esperienza, la meditazione, la riflessione.

Vivere il dono della Sapienza significa trovare il sapore delle cose e della vita,  è mettersi gli occhiali di Dio e 
vedere con i suoi occhi,  
togliere il nostro orgoglio e guardare il mondo con umiltà.

La sapienza è la capacità di penetrare nel senso profondo dell’essere, della vita e della storia,
andando oltre la superficie delle cose e degli eventi per scoprirne il significato ultimo, voluti dal Signore. (Giovanni Paolo II)

Ricordo della testimonianza di Andrea (Balla)
San Francesco quando per la prima volta si è avvicinato ai lebbrosi: anche il santo ha provato disgusto e ribrezzo, poi guardando il lebbroso con gli occhi del Signore è andato oltre le apparenze e ha visto una creatura bisognosa di amore e di sentirsi accettata come tutte le altre. Altra esperienza che ci ha raccontato è quando un suo caro amico di seminario gli ha annunciato che non avrebbe proseguito il cammino di seminarista: all’inizio si è sentito perso, solo, abbandonato, per lui è stato un momento durissimo, di vera disperazione; poi con calma ha guardato la situazione con gli occhi di Dio e ha colto delle sfumature e dei significati diversi, maturando la consapevolezza che l’amicizia con l’ex-seminarista non era finita, ma poteva continuare e che lui come persona non era distrutta perché accanto a lui c’era sempre il Signore.

La sapienza è la grazia di poter vedere ogni cosa con gli occhi di Dio.

E’ vedere il mondo, vedere le situazioni, le congiunture, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio.. Alcune volte noi vediamo le cose secondo il nostro piacere o secondo la situazione del nostro cuore, con amore o con odio, con invidia… No, questo non è l’occhio di Dio. La sapienza è quello che fa lo Spirito Santo in noi affinché noi vediamo tutte le cose con gli occhi di Dio.
Lo Spirito Santo rende allora il cristiano «sapiente». Questo, però, non nel senso che ha una risposta per ogni cosa, che sa tutto, ma nel senso che «sa» di Dio, sa come agisce Dio, conosce quando una cosa è di Dio e quando non è di Dio; ha questa saggezza che Dio dà ai nostri cuori.
Il cuore dell’uomo saggio in questo senso ha il gusto e il sapore di Dio. E quanto è importante che nelle nostre comunità ci siano cristiani così! Tutto in loro parla di Dio e diventa un segno bello e vivo della sua presenza e del suo amore. E questa è una cosa che non possiamo improvvisare, che non possiamo procurarci da noi stessi: è un dono che Dio fa a coloro che si rendono docili allo Spirito Santo. Noi abbiamo dentro di noi, nel nostro cuore, lo Spirito Santo; possiamo ascoltarlo, possiamo non ascoltarlo. Se noi ascoltiamo lo Spirito Santo, Lui ci insegna questa via della saggezza, ci regala la saggezza che è vedere con gli occhi di Dio, sentire con le orecchie di Dio, amare con il cuore di Dio, giudicare le cose con il giudizio di Dio. Questa è la sapienza che ci regala lo Spirito Santo, e tutti noi possiamo averla. Soltanto, dobbiamo chiederla allo Spirito Santo.  (Papa Francesco)

Il vero sapiente è chi conosce Dio più con il cuore che con la testa. Si fa guidare da Lui come una barca che spiega la vela per lasciarsi trasportare dal vento. Il sapiente è colui che ha la patente della vita, perché ne capisce il senso e lo fa perché ha in sé un “navigatore satellitare” specialissimo (la coscienza), direttamente collegato nell’alto dei Cieli. La persona saggia non brilla perché sa molte cose o per il successo ottenuto, ma per la sua capacità di comprendere ciò che è essenziale nella vita e che fa veramente bene.

TU INIZIA DALLE COSE SEMPLICI…
Il saggio è tale perché è umile, perché sa di non sapere. Nella Chiesa vi sono tantissimi “piccoli che sono anche saggi”: da Bernardette ai pastorelli di Fatima, madre Teresa di Calcutta… tutte persone umili, senza doti eccezionali ma che, grazie al dono della sapienza, hanno messo Gesù e il Vangelo al centro delle loro scelte e sono diventati grandi.
Se vuoi diventare sapiente anche tu, comincia dalle cose semplici. Ci vuole poco: un sorriso, una preghiera semplice, una parola delicata, un gesto amichevole, un poco di pazienza, un sms all’amico che si sente solo, un po’ di attenzione a un compagno antipatico… Diventa saggio e sarai felice. Sì, perché la felicità è la conseguenza di una vita buona! …la fonte per attingere la Sapienza ti viene data in dono solo da chi è la Sapienza: Dio !

Preghiera: UN CUORE PURO  Signore, vorrei diventare una persona s.m.s.: semplice ma sapiente.
Donami, perciò, un cuore puro; genuino, non bugiardo; limpido, non torbido; schietto, non confuso; libero, non condizionato; attento, non indifferente; sereno, senza paura; retto, che non pensa male; onesto, che non fa male; essenziale,  che sceglie ciò che è vitale; innocente, che resiste alla tentazione;

aperto, che non esclude nessuno; intelligente, che intuisce il bene.


Spunti di riflessione per l’incontro di rielaborazione                                                    

·        Che cosa significa essere un ragazzo sapiente oggi?
·        Esempi di sapienza nella mia vita quotidiana. Esempi di sapienza nella vita di oggi vicino e lontano da me. Come posso far crescere la sapienza dentro e fuori di me?
·        Come posso indossare gli occhiali di Dio?
·        Quali sono, secondo te i valori più importanti per la nostra società?
·        In che modo i valori di questo mondo possono impedire di vivere l’amore di Dio? Perché?
·        In cosa consiste la vera sapienza? Quando una persona si dimostra sapiente, secondo te?
  • Che cos’è che ti fa fidare di una persona, per cui la giudichi saggia?

esempio di quando litighiamo con un familiare o un amico o compagno di classe:
è sapiente tenere il muso? È sapiente non fare la pace? E’ sapiente “sparlare” dell’altro solo perché ci abbiamo litigato? NO: Papa Francesco ci insegna che è sapiente colui che perdona, che è misericordioso, che vuole la pace e l’accordo con i propri fratelli e i propri amici.
Dobbiamo chiedere al Signore che ci dia lo Spirito Santo e ci dia il dono della saggezza, di quella saggezza di Dio che ci insegna a guardare con gli occhi di Dio, a sentire con il cuore di Dio, a parlare con le parole di Dio. E così, con questa saggezza, andiamo avanti, costruiamo la famiglia, costruiamo la Chiesa, e tutti ci santifichiamo. Chiediamo oggi la grazia della sapienza. E chiediamola alla Madonna, che è la Sede della sapienza, di questo dono: che Lei ci dia questa grazia.


La sapienza...come un cannocchiale,  
fa guardare lontano e vedere le cose nella loro giusta luce,  con gli occhi stessi di Dio.
Vangelo di Matteo 5,13-16 (Voi siete la luce del mondo)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Dal libro della Sapienza
Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa,
- ed era proprio dell'intelligenza sapere da chi viene tale dono - mi rivolsi al Signore e lo pregai,
dicendo con tutto il cuore
.  Sap. 8.21

Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola, che con la tua sapienza hai formato l'uomo, perché domini sulle creature fatte da te, e governi il mondo con santità e giustizia e pronunzi giudizi con animo retto, dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,  perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi.  Sap. 9,1-5 Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito della sapienza. Sap. 7,7

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